domenica 19 dicembre 2010

Giovani arrestati per estorsione

Fonte: PAOLO VILARDI - Il Quotidiano della Calabria 19/12/2010PAOLA – Arrestati dopo aver intascato mille euro, prima tranche di una tangente di tremila. In manette sono finiti due giovani di Fuscaldo, M.A e T.F., rispettivamente di 20 e 26 anni, che davanti all’autorità giudiziaria dovranno rispondere di furto ed estorsione nei confronti di un imprenditore della zona. Il primo è già noto alle forze dell’ordine, il ventiseienne è invece senza precedenti.
L’operazione è stata compiuta dai carabinieri della compagnia di Paola, agli ordini del tenente Luca Acquotti, al culmine di un’attività d’intelligence minuziosa, che ha sortito gli effetti sperati. Al fine di appropriarsi illecitamente del denaro i due malviventi avevano rubato una ruspa alla vittima, a cui hanno più tardi proposto la restituzione del mezzo di lavoro previo il pagamento di tremila euro. Il tutto è accaduto in pochi giorni. Procedendo con ordine si è dapprima registrato il furto della ruspa, scomparsa misteriosamente da un cantiere, forse dopo che i ladri si erano appropriati delle chiavi. Il proprietario si è messo subito alla ricerca del mezzo, trovato dopo poco tempo in un’area tra Fuscaldo e Paola. Ma una volta sul posto, forse a seguito di un’indicazione ben precisa, lo stesso è stato avvicinato dai due giovani soggetti che sono stati poi arrestati, i quali hanno chiesto i tremila euro per la restituzione della pala meccanica. Riferendo di non avere denaro con sè, l’imprenditore ha fatto ritorno. Denunciava quindi il furto, ma davanti ai carabinieri della stazione di Fuscaldo, diretta dal maresciallo Pietro Colosimo, rendeva dichiarazioni evasive, non soffermandosi sugli ultimi particolari. L’ingiustificata irrequietezza destava sospetti tra i militari, che decidevano di approfondire la vicenda. A questo punto sul caso si sono resi operativi gli uomini del nucleo operativo Radiomobile, coordinato dal tenente Paolo Zupi, che per prima cosa hanno ascoltato anch’essi l’imprenditore a cui era stata chiesta la tangente. Dopodiché hanno proceduto a raccogliere ulteriori indizi per la chiusura del cerchio. Le risultanze investigative venivano così trasmesse al procuratore capo Bruno Giordano. Sotto le sue precise direttive, l’indagine attraversava un’altra fase delicata. Tra le attività svolte il pedinamento dei presunti responsabili della tentata estorsione e del furto. Nel terzo atto dell’intricata vicenda, e siamo all’altro ieri, diventava nuovamente protagonista l’imprenditore, che previ contatti per riavere la pala meccanica si recava in una zona a nord di Paola per incontrare i due estortori e consegnargli mille euro come prima tranche della tangente di tremila. Una volta intascati i soldi, sui due malviventi sono però piombati i carabinieri, appostati nei paraggi, che li fermavano e perquisivano, trovandoli effettivamente in possesso del denaro. M.A e T.F. venivano così arrestati in flagranza di reato. Domani saranno sottoposti all’udienza di convalida del provvedimento davanti al giudice monocratico del Tribunale di Paola, per il rito direttissimo.